venerdì 29 agosto 2008

il mio problema con obama

Ho appena finito di ascoltare il discorso di Obama e voglio scriverne a caldo prima di sentire e leggere qualunque altro commento per trattenere il piu' a lungo possibile questa sensazione che non ho mai mai e poi mai provato ascoltando nessun politico prima d'ora. La speranza soprattutto. Mi pare che sia durato 42 minuti e non ho perso una parola. Ha parlato di tutto quello che per me e' importante: il diritto all'educazione per tutti, la riforma sanitaria, gli investimenti che vuole fare nel campo dell'energia rinnovabile, i problemi della classe media, i diritti civili (facendo particolare riferimento agli omosessuali), la politica estera, l'aborto. All'inizio per un attimo il suo sguardo ha tradito l'emozione del trovarsi di fronte a novantamila persone in delirio come sarebbe successo a qualunque essere umano suppongo, ma la sua voce e' sempre rimasta ferma e chiara e soprattutto non e' stato un discorso egocentrico. Ha fatto capire a tutti che lui si sente come un mezzo, che this is about you not me, che il cambiamento lo porta la gente al governo e non viceversa. Ha risposto agli attacchi durissimi e a volte scorretti di McCain con grande classe e leggerezza, senza infierire, senza negativita'. Ha ricordato che quello che rende forte questo paese non e' l'esercito, non e' il sistema di istruzione, non e' l'economia, ma the spirit, la capacita' di sognare, di aiutarsi, di rialzarsi. E nel suo caso specifico di far sognare aggiungerei io. Un mondo migliore. Stasera l'ho sognato anch'io che non sono nemmeno chiamata in causa direttamente. Ed e' vero che lui e' un afroamericano atipico, con un padre Keniota assente, educato in una famiglia bianca, ma forse e' proprio per questo che ce la puo' fare. Perche' non ha vissuto in prima persona la segregazione, la ghettizzazione. Il suo messaggio non e' mai di rabbia, ma sempre di costruzione, di progresso nel senso piu' ampio del termine. Poi magari governando commettera' grandissimi errori, questo e' pressoche' inevitabile con un ruolo del genere, ma l'idea di fondo e' grande, e' inspiring come dicono qui, puo' davvero generare un cambiamento sociale profondo.
Il commentatore della nbc mi pare, alla fine del discorso ha ricordato piu' volte che non era un film, che era tutto vero e quanto gli sarebbe piaciuto trovare qualcosa da criticare. Ed e' vero, e' stato un grande momento, non c'e' molto da sottilizzare. Io non dico che McCain sia il male, che sarebbe il peggior presidente (quello sta gia' governando da otto anni), ma caspita qui siamo proprio su un altro livello, sia nella forma, che nella sostanza.
Mi spiace solo non poter votare. Si' questo e' il mio unico problema con Obama in effetti, il non poterlo votare.

17 commenti:

Fabrizio Cariani ha detto...

e' stato un discorso eccellente e per fortuna Obama si e' impegnato molto nei dettagli. poi fra qualche giorno, spero di poter scrivere un post su perche' Obama puo' essere apprezzato anche senza la ObamaMania.

Comunque la cosa davvero fondamentale sono due delle cose che tu sottolinei (1) l'insistenza sull'educazione e (2) il fatto che ha evitato di rispondere agli attacchi destrorsi con altri attacchi sullo stesso piano.

pero' il commentatore della NBC, se e' quello che ho in mente io (Brockaw) e' un individuo detestabile...

Fabrizio Cariani ha detto...

ahh... vabbe' ho troppo sonno per riscrivere 'sto commento :P

Anonimo ha detto...

Questo è quello che ci vorrebbe anche in Italia per darci un pò di speranza per il futuro....
Stefy G.

Daniele ha detto...

Stamami l’ho ascoltato anche io…

Sul mio blog tempo fa avevo riportato questa opinione di Vittorio Zucconi: "Si fatica ad immaginare quale segnale di cambiamento e quale esempio sconvolgente per il mondo sarebbe un Presidente americano di colore, meticcio si sarebbe detto nel linguaggio razzista, cresciuto nell'Indonesia musulmana leggendo il Corano alle elementari, con parenti in un villaggio africano e due lauree alla Columbia e a Harvard, in un momento fuligginoso della storia intossicata fra opposte xenofobie, guerre sante, presunte identità nazionali manovrate come clave. Obama sarebbe la risposta vivente allo scontro di civiltà, sarebbe la fusione di civiltà. E' troppo presto per crederci, ma non è troppo presto per sperare."


Che sottoscrivo ancor di più oggi! Direi che abbiamo lo stesso problema! :-)

MarKino ha detto...

l'ho gia` scritto, ma lo ribadisco: io spero sinceramente che sia inspiring a sufficienza da convincere la maggioranza a votarlo... lo spero sinceramente...
pero` sono cinico e scettico....

Sick Girl ha detto...

a questo punto non mi resta che cercare da qualche parte il discorso di Obama ed ascoltarlo.
:-)

fabio r. ha detto...

cacchio!! ci pensavo anch'io... che tristezza qui....

Emanuele Cauda ha detto...

L'abbiamo ascoltato anche noi con la pupa in braccio (lei potra' poi votare tra anni) ed alla radio, non avendo per fortuna la TV. Mi piace Obama, mi piacciono i punti he presenta e che ha a cuore, e' chiaro, preciso, fermo e sarcastico nel rispondere agli attacchi. Dicevo ad amici in Italia ieri mattina: Obama puo' solo perdere, non saranno i repubblicani a vincere, lui puo' solo perdere. E la corsa e' chiusa perche' fa comodo ai media che sia chiusa per vendere il prodotto in modo migliore.....dai non c'e' paragarone. Anche se occhio all infinita campagna Statunitense, quella dei truck, quella che non distingue la ligua spagnola da quella italiana (mio collega di 25 anni), quella a cui importa solo che la benzina vada giu....occhio a loro ....
Pero', pero'... come ogni buon cittadino che ha anche i piedi per terra ed ha visto qualche legislatura italiana mi chiedo......manterra' tutto questo? oppure sara' invischiato nell'ovvio gioco delle lobby, delle corporation, del potere reale economico che sta dietro quello politico.
E non lasciamoci prendere troppo dal concentto del Afro Americano ...per carita' toccante, suggestivo e ieri sera mi ha emozionato. MA se diventasse Presidente, per me diventerebbe semplicemente la persona alla guida di una superpotenza indipendentemente dal colore della pelle. Per la serie....puo' fare benissimo, come malissimo (come l'attuale)

Unknown ha detto...

Speriamo che vinca. Davvero.

Anonimo ha detto...

Il mio problema con Obama è che, se per caso riuscisse a vincere, non abiterò in un paese governato da lui e dovrò tenermi Silvio... :-(

nonsisamai ha detto...

fabrizio: non so chi fosse, ho seguito soprattutto cnn (amo anderson cooper, confesso!) e kera, la tv pubblica. alla fine ho fatto un minuto di zapping e mi e' sembrata simpatica questa cosa.

markino: in effetti i sondaggi ora come ora non stanno andando molto bene...

emanuele: ma si il colore della pelle e' un surplus, un valore simbolico, anche perche' appunto e' un afroamericano molto sui generis. pero' e' importante anche questo.

stefy: mammamia come mi dispiace!!

Emigrante ha detto...

Io Obama spero che vinca anche se mi tasserà a morte. spero che vinca perchè mi ispira. Perchè ogni volta che lo sento ho una o due pensieri in più su cui meditare .
Perchè ha la visione di ciò che l'America può essere e forse non sarà mai.
Perchè l'educazione superiore è sempre nei suoi discorsi. Perchè cerca sempre un terreno comune con gli avversari e con le lore idee.
Perchè Michelle è bellissisma e la moglie di Mcain una cozza secca!
.massì....facciamo riconoscere :-)

nonsisamai ha detto...

emigrante: io voglio che vinca soprattutto perche' vuole riorganizzare il sistema sanitario.

Anonimo ha detto...

Io sono stata una grande fan di Obama dal primo giorno, ma sono rimasta troppo delusa quando ha scelto il suo VP. Da allora mi e' parecchio scaduto perche', secondo me, ha dimostrato che purtroppo alla fine anche lui non e' poi cosi' "confident" come vorrebbe sembrare e la cosa non solo mi turba ma mi preoccupa. Tutta la sua campagna politica si basa sul motto "Change" e poi va a scegliere uno dei piu' "antichi" (come lo chiamo io!) rappresentati della "vecchia e solita" Washington. Ma allora?!? E' il "Change" dov'e' finito?!? Same old, same old. Per non parlare poi del fatto che la sua campagna ha sempre criticato il fattore "eta'" del loro antagonista, quando poi hanno scelto anche loro un personaggio che di eta' ne ha parecchia, direi! O no?!? Insomma, devo ammettere che proprio non me l'aspettavo e speravo in tutt'altra scelta (che cavolo: persino Hillary avrebbe fatto meno scalpore a mio avviso, pure se non sopporto la tipa!). Ma e' solo la mia opinione e spero non finisca per perdere proprio per quello. Good luck, Oba-man!! :P

Unknown ha detto...

Ciao,
sono arrivato qua via valeriascrive.
Bel blog e bellissimo post.
Siamo completamente allineati e per questo ho deciso (casini col mio blog che non mi fa più veder i link) di fare nel mio post su Obama un bel riferimento diretto a te.
COntinuerò a leggerti.
A presto
G

nonsisamai ha detto...

donna maria: ciao!veramente non conosco biden benissimo, ma per quel poco che fa mi sembra valido, di grande esperienza. poi davvero se paragonato alla scelta di mccain...

gianlu: grazie mille, per la visita, il commento e la citazione. vengo a trovarvi appena posso :)

Alice ha detto...

Anche io ho seguito il discorso ed è stato emozionante.
Se già amavo gli Stati Uniti incondizionatamente, ora ho un motivo in più per apprezzarli.
Mi sono commossa guardando la cerimonia, pensando che non solo io affronterò un cambiamento nel trasferirmi in Florida, ma anche tutti gli States saranno in fermento.
E quest'aria di rinnovato ottimismo e voglia di fare e di cambiare non potra che farmi bene.

:)